Abbate: “El abrazo con Martinelli en el vestuario de Salerno y la afición de Gialloblù en el aeropuerto fue inolvidable. Para Zanetti, Verona es el lugar adecuado para relanzarse”

Abbate: “El abrazo con Martinelli en el vestuario de Salerno y la afición de Gialloblù en el aeropuerto fue inolvidable. Para Zanetti, Verona es el lugar adecuado para relanzarse”
Abbate: “El abrazo con Martinelli en el vestuario de Salerno y la afición de Gialloblù en el aeropuerto fue inolvidable. Para Zanetti, Verona es el lugar adecuado para relanzarse”
“Sono già passati undici anni da quella storica giornata, ma il ricordo resta vivo ed è indelebile nel mio cuore. Lo è per me, ma penso lo sia anche per tutti i miei compagni di quella fantastica cavalcata. Sono state emozioni uniche, forti.   Al termine della partita di Salerno, negli spogliatoi, vidi il presidente Giovanni Martinelli seduto da solo, in un angolo. Stava male, lottava per la sua vita, ma non volle mancare e si leggeva nei suoi occhi tutta la gioia per quel grande traguardo raggiunto. Appena abbiamo incrociato lo sguardo, ci siamo abbracciati senza dirci nulla. È stato davvero bello. Un altro momento stupendo di quella giornata è stato quando siamo arrivati in aeroporto a Verona. Un tripudio. La gente era ovunque, sulla pista, dentro il gate. Il Catullo era vestito di giallo e di blu in ogni angolo. Per fare la tratta dalla scaletta dell’aereo al pullman che ti porta all’aeroporto, ci abbiamo messo più di mezz’ora (sorride rimembrando, ndr). Peccato non essere riusciti a festeggiare più di tanto in Piazza Bra coi nostri tifosi… Purtroppo rientrammo troppo tardi, arrivammo dopo le 2:30 e non riuscimmo a regalare il nostro tributo al fantastico pubblico veronese.   Parlando invece dell’Hellas attuale, posso dirti che il Verona di Baroni ha fatto qualcosa di incredibile. Sono contento che al mister sia arrivata la chiamata di una grande squadra come la Lazio. Tutti, a partire dal direttore, hanno fatto qualcosa di molto importante. A lunghi tratti, specie nella seconda parte di campionato, è emerso lo spirito Hellas. Ed è proprio quello che i tifosi chiedono ai giocatori. Se il calciatore che viene a vivere e giocare a Verona riesce ad entrare in quell’ottica, riesce a dare tutto. Perché i tifosi non ti abbandonano mai. Quanto fatto l’anno scorso dalla squadra di Baroni, deve essere un orgoglio per tutta la gente che ha a cuore l’Hellas.   Il nuovo Verona ripartirà invece da Zanetti e secondo me è un’ottima scelta, sia per la società che per l’allenatore. Ci ho giocato contro tante volte e siamo stati compagni nelle giovanili della Nazionale. Non siamo amici ma sono contento per Paolo. L’Hellas è la piazza giusta per rilanciarsi e sono convinto che potrà dare tanto al Verona. L’ardua sentenza ovviamente la darà poi il campo, ma le basi per me sono più che buone. Una squadra che sarà ancora una volta rivoluzionata, a partire dalla guida tecnica? Sogliano ha dimostrato di saper scegliere i giocatori. Ci saranno, com’è normale che sia, delle cessioni ma il ds a Verona ha sempre lavorato bene. Quella scaligera è una piazza importante e ripartire da Zanetti la considero un’idea azzeccata. Il mio futuro? Sto aspettando la chiamata giusta, intanto mi tengo aggiornato e come sempre, seguirò quello che è stato il mio Verona” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex difensore gialloblù Matteo Abbate. Foto Instagram Matteo Abbate 

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